9 Maggio 2024

Baschira nasce da un’ idea di Davide Cristiani, artista di origine bolognese, nato a Molinella, ad Amsterdam ormai da anni. È nei panni di Prospero Baschieri (Baschira), un brigante vissuto agli inizi dell’Ottocento, che il chitarrista decide di portare in scena i protagonisti delle sue storie: gli ultimi, vittime di soprusi e ingiustizie sociali. Accompagnato da sette musicisti, lavora in studio, insieme a Mario da Silva dell’RPM Studio, al mixaggio degli otto brani che andranno a comporre il suo primo album “Zdasdat”, masterizzati dall’ingegnere del suono e producer Pietro Rossi, al RedStone Productions di Amsterdam. A Marzo del 2020 viene pubblicato il suo primo singolo “Il Biondo”, seguito da “A Capo” il 15 Luglio. “Brucia” è il nuovo singolo, che anticipa il primo album del cantautore bolognese, disponibile dal 25 ottobre 2021 su tutte le piattaforme digitali e dal 29 ottobre in rotazione radio e video, pubblicato da Radici Music Records e distribuito da (R)esisto. I singoli precedono l’album “Zdasdat”, che in dialetto bolognese vuol dire “Svegliati”. I brani che compongono l’album sono identificabili con il genere folk, gipsy jazz, acustico, popolare.

SGW: Ciao , presentati ai nostri lettori!
Baschira:
Sono Baschira. Porto il soprannome dialettale di Prospero Baschieri, il capo dei contadini che si ribellò alle ingiustizie e ai soprusi dell’occupazione napoleonica a Bologna e provincia. Passò alla storia come un brigante e sebbene non amasse la violenza il suo nome era il più temuto.

SGW: Qual’è stato il tuo percorso di crescita musicale fino ad oggi ?
Baschira:
La musica ha migliorato la mia esistenza, dal primo suono mai ascoltato all’ultima canzone scritta e continua a farlo.

SGW: “Zdasdat” è il tuo nuovo Album , parlaci un pò di questo nuovo lavoro !
Baschira:
Zdasdat significa “svegliati” in dialetto bolognese. Questo lavoro vuole essere un’esortazione ad aprire gli occhi e a non rimanere più indifferenti alle ingiustizie che ci circondano. Ho registrato ad Amsterdam dove vivo ormai da dieci anni. Alle registrazioni hanno partecipato tredici musicisti che hanno arricchito notevolmente le mie idee iniziali fino alla realizzazione dell’album. Gran parte del lavoro è stata comunque fatta in casa con due microfoni ed un portatile. Le altre registrazioni ed il missaggio sono stati fatti all’RPM studio con Mario, mentre master e ultimi ritocchi sono stati fatti con Pietro al Redstoneproduction studio. Dall’inizio di questo progetto hanno partecipato una trentina di persone alla realizzazione o esecuzione dei brani e sono davvero contento di aver avuto l’opportunità di condividere la mia musica con loro. Mi piace immaginarla coma la banda dei briganti di Baschira. Non ci son parole per ringraziarli. Devo ringraziare anche Massimiliano di Resisto distribuzione e Aldo di Radici music records, che hanno creduto in me e mi stanno aiutando con la distribuzione del mio lavoro.

SGW: Quali sono le tematiche dei testi?
Baschira:
Con queste canzoni ho cercato di raccontare le storie degli ultimi, quelli che subiscono quotidianamente atroci soprusi. Sono sotto gli occhi di tutti ma facciamo finta di non vederli. Ultimamente vengono chiamati addirittura invisibili ma personalmente credo che siano i nostri occhi ad essere foderati di socialmedia. Basterebbe smettere di guardare altrove per vederli. Nei testi si parla di condizioni di lavoro ma anche di potere e propaganda. Ogni canzone ha la sua tematica distinta, più o meno esplicita. Solinsieme ad esempio parla di guerra, di un bombardamento avvenuto in Siria nella primavera del 2017. Sono rimasto piacevolmente colpito da come ogni ascoltatore a cui chiedessi di cosa parlasse la canzone, la interpretasse diversamente. Quando poi dico di cosa realmente parla, sgranano gli occhi e iniziano a pensare.

SGW: Parlaci della copertina
Baschira:
La copertina, di cui vado particolarmente fiero, è stata disegnata da Silvia Celiberti, che ringrazio infinitamente. Il messaggio che abbiamo cercato di dare è quello del risveglio della coscienza e della cooperazione tra i popoli, per affrontare insieme il bisogno di eliminare le terribili disuguaglianze sociali esistenti.

SGW: Come hai vissuto musicalmente questo periodo di Look Down ? (Lock down?)
Baschira:
La musica come al solito è rimasta l’unica certezza. Ho scritto altre canzoni liberandomi dalle sensazioni negative e trasformandole in musica. Questa mi è sembrata la cosa più sensata da fare.

SGW: Hai in previsioni un Tour? appena ovviamente la situazione tornerà alla normalità!
Baschira:
Sì, sono pronto ma sono anche stanco di pianificare per poi vedere tutto cancellato o rimandato. Quando sarà il momento ci sarò. Intanto scrivo nuovi brani e mi preparo.

SGW: L’ultima parola a te !
Baschira:
Ascoltate Zdasdat, siate coraggiosi, spero di vedervi presto.

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