“Blind Obedience” è tratto dal lavoro di Jeremy Serwer del 2022, The Fires of Our Discontent, prodotto da Jacob Light presso Modern Tone ed Etruria Studios nella Bay Area. Blind Obedience è un confronto diretto con il movimento MAGAt qui negli Stati Uniti e anche un appello più ampio all’ascesa dell’autoritarismo a livello globale.
Dopo aver visto i loop ininterrotti del colpo di stato del 6 gennaio condotto da Donald e dai suoi sostenitori all’estrema destra, una canzone ha iniziato a trasudare. L’obbedienza cieca è ancora più rilevante considerando la potenziale minaccia del ritorno di Trump nel 2024 e l’ulteriore erosione dei nostri brandelli di democrazia. Jeremy Serwer, ha sempre usato l’attivismo nella sua musica e questo è il momento più pericoloso che ha vissuto nei suoi 50 anni di vita.
“Blind Obedience”, ci regala un’ascolto coinvolgente e travolgente, il cui andamento genera un vortice di vibrazioni aggressive, con innesti ruvidi e taglienti che lasciano spazio a riff più morbidi e ricercati, creando un sound dinamico ed esaltante.
Un ascolto grintoso dal sapore intenso con l’intento a nostro avviso ben riuscito di rendere il brano nell’insieme molto fluido e travolgente, apportando così il suo ottimo contributo alla causa.
Con questo singolo, si lascia senza dubbio un’ottima impronta, suonando con facilità e naturalezza e dimostrando come Jeremy Serwer si sappia muoversi nel suo ambiente musicale, offrendo un genere accattivante ed attuale che rimane nella mente con facilità.
7.0/10
Tracklist:
- “Blind Obedience”