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Ciao Walter, presentati ai nostri lettori!
Sono Walter Venniro, musicista e autore, scrivo musica come istinto, come necessità, cercando di scrivere sensazioni che raccontano storie vere, a volte crude, a volte delicate, sempre vissute. Ogni canzone è un pezzo di pelle che lascio andar via.
Qual è stato il tuo percorso di crescita musicale fino ad oggi?
È stato un percorso fatto di ricerca, esperimenti. Ho cominciato suonando nei primi progetti indipendenti, poi ho sentito il bisogno di dire qualcosa di personale. Da lì sono nate le mie canzoni. Ogni passo, anche il più difficile, mi ha insegnato qualcosa. Sino a trovare la propria voce.
“Pink Little Things” è il tuo singolo, parlaci di questo debutto!
“Pink Little Things” è il mio ultimo singolo ufficiale, è un pugno allo stomaco e una carezza nello stesso tempo. Ha un’anima rock, sporca, viscerale. Parla delle piccole cose che ti restano dentro anche quando tutto il resto crolla, cambia o presenta ostacoli che sembrano insormontabili . È un brano che suona esattamente come volevo: diretto, sincero, viscerale.
Tra tutti i singoli che hai pubblicato, quale ti piace di più e quale meno?
Me ne piace più di uno , compreso “Pink Little Things”, perché è il punto d’inizio di un nuovo capitolo, più maturo. Quelli che sento meno affini ora sono i primissimi lavori: li guardo con affetto, ma oggi sono altrove, musicalmente e umanamente.
Sei soddisfatto di questo tuo ultimo singolo? Oppure avresti voluto cambiare qualcosa?
Credo di si. È diretto, crudo, come volevo. Certo, ogni volta che riascolti qualcosa pensi: “questa parte poteva spingere di più”, ma il rock non è perfezione. È verità. E “Pink Little Things” dice la sua, forte e chiaro.
L’ultima parola a te!
Grazie a chi ascolta e sostiene la mia musica. Per me ogni canzone è un dialogo, un contatto. Continuerò a scrivere e suonare con la stessa urgenza che mi ha portato fin qui. E spero che chi ascolta possa ritrovarsi, anche solo per un attimo, in quello che faccio.
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