Dalla mente compositiva unita alla buona dote tecnica di Vittoria Polacci in arte Virgo ne prende forma un gradevole e coinvolgente Ep, che senza mezze misure ti entra in testa con facilità disarmante.
Durante l’ascolto si possono apprezzare, suoni corposi e intensi, ben sostenuti da soluzioni più cristalline che ne esaltano le potenzialità e allo stesso tempo le qualità . L’andamento dell’Ep risulta vario e originale, con aperture di suono che si dimostrano una bella variante riuscendo a generare uno spiraglio di luce in questa atmosfera quasi melanconica, ma per niente brutta.
Una base comune, generata da sonorità morbide ma con chiare influenze che spaziano dal pop al soul, con echi di jazz internazionale, che testimoniano la molteplicità nel proporre soluzioni varie che questa brava musicista ha accomunato con l’esperienza, e che sono percepibili dentro questo lavoro. Tutti i brani sono contornati da dettagli e innesti particolari che si rivelano una manna dal cielo per non cadere in un percorso seppur breve, scontato e banale.
L’uscita di “La Ginestra”, sancisce di fatto una maturazione musicale che Virgo è riuscita a sviluppare durante il suo percorso musicale grazie anche all’aiuto del bassista Andrea Balleari, il chitarrista Andrea Cattaldo, il pianista Giovanni Pastorino e il batterista Francesco Falsiroli.