Red Sky è un musicista Alieno che viene dal futuro con una missione ben precisa: trovare gli ultimi “alieni” – persone fragili, sensibili e rare, che la società tenta di sopprimere ogni giorno e che combattono per tenere accesa la propria stella – rimasti e portarli a Neo Tokyo, prima che la nostra società li trovi e li spenga.
Seguendo la stessa filosofia di Bruce Lee quando diceva “nessuna via come via, nessun limite come limite”, Red Sky trascende i generi musicali prendendo il meglio da ogni corrente, guidato dal suo inno “la musica è una”.
Nelle sue canzoni, che definisce “Future Music”, troviamo infatti chitarre post rock, rap conscious, dance anni 90, cantato Giapponese, growl, reggae, black metal e tanto altro, ispirandosi ad artisti poliedrici come Franco Battiato, Caparezza e Dargen d’Amico.
L’unica costante è l’autentica e libera espressione di sé stessi. Questo è il compito di tutti gli “alieni”: se permetteranno alla società di spegnerli e di togliere loro i sogni diventeranno come tutti gli altri e il mondo sarà un posto ancora più buio.
SGW: Ciao , presentati ai nostri lettori !
Red Sky: Un saluto a tutti, il mio nome è Red Sky, e vengo dalla Neo Tokyo del 3022. Sono qui per aiutare gli ultimi rimasti umani a sopravvivere in questa società, dato che ogni giorno essa cerca di ucciderli o di desensibilizzarli. La mia musica non ha genere o limite, in quanto sul mio pianeta riteniamo che l’auto espressione sia la cosa più importante.
SGW: Qual’è stato il tuo percorso di crescita musicale fino ad oggi?
Red Sky: Negli ultimi 11 anni ho pubblicato 14 album e svariati singoli, cover e collaborazioni. Il mio genere non è mai stato fisso, ma sempre in costante evoluzione, e in ogni brano che faccio cerco di non pormi nessun limite o regola, anche se stando qui nella vostra società è difficile non lasciarsi influenzare dalle vostre etichette e categorizzazioni.
SGW: ” Eros/Thanatos ” è il tuo nuovo Album , parlacene un po’ !
Red Sky: Eros/Thanatos nasce da una mia situazione personale: la fine di una relazione durata 7 anni e mezzo, che mi ha fatto scrivere il brano “Finì prima”. Poco dopo mi sono innamorato di nuovo, e questo mi ha fatto scrivere altri due brani. A quel punto, mi sono reso conto che in questi 11 anni il filo conduttore di tutte le mie canzoni è sempre stato l’amore, che a volte mi ha ucciso e altre volte fatto rinascere, e ho deciso quindi di dedicare l’album a questa tematica, per cercare di fare il punto della situazione 11 anni dopo quel San Valentino in cui pubblicai il mio primo disco.
SGW: Quali sono le tematiche dei testi?
Red Sky: La tematica è una, l’amore, ma in tutte le sue sfaccettature: l’amore appena iniziato, l’amore finito, l’amore non corrisposto, il poliamore, l’amore maturo, ecc. Di solito gli artisti parlano di quando sono innamorati o di quando si lasciano, ma ci sono tantissimi altri aspetti che nessuno tratta.
SGW: Parlaci della copertina
Red Sky: La copertina rappresenta un cuore che si è rotto ed è stato poi riparato con la tecnica del Kintsugi, che consiste nell’aggiustare gli oggetti di ceramica con l’oro, in modo da evidenziare le crepe e rendere più prezioso l’oggetto. Ho scelto questo soggetto perché credo che la musica sia un po il Kintsugi dell’anima, cioè qualcosa di magico che ripara le nostre ferite e ci rende più preziosi. Dopotutto, se non avessi sofferto, non avrei creato queste canzoni.
SGW: Hai in previsioni un Tour? Oppure rimarrà un semplice progetto in studio?
Red Sky: Il periodo come sappiamo tutti non è dei migliori, ma mi sto impegnando per suonare il più possibile durante questo 2022, in un modo o nell’altro.
SGW: L’ultima parola a te!
Red Sky: Il mio messaggio è per tutti coloro che non sono contenti della musica di oggi, della società di oggi e del presente in generale. Per tutti coloro che hanno nostalgia del futuro: non fate spegnere la stella, altrimenti il mondo sarà un posto ancora più buio.