23 Marzo 2025

Forse la parola migliore per descrivere la scena musicale londinese all’inizio del ventunesimo secolo è “eclettico”. I My Lady Jane , un gruppo rock di quattro elementi del sud della Francia, si erano trasferiti a Londra per immergersi nell’ambiente rock inglese.

Dopo aver risposto ad un annuncio sul “Rockstar Seeks Band”, hanno incontrato Tryg, un artista lirico e uno stravagante frontman.
I cinque pezzi hanno scritto nuovo materiale e hanno suonato regolarmente concerti in locali iconici come The Metro Club, The Marquee e The Underworld, tra gli altri.
Più la band lavorava insieme, più il loro sound unico si sviluppava e più cresceva la loro base di fan.
Il cantautore Bruno ha attinto alle progressioni di accordi della tradizionale chanson francese, mentre Tryg ha eseguito vignette liriche di scene urbane perseguitate da quello che sembrava lo spettro in dissolvenza dell’arte e della cultura pop veramente trasgressive a Londra.

Nel corso dei successivi dieci anni la band cambiò nome, apparve alla radio nazionale britannica e
TV, registrò una demo, ma non riuscì mai a sfondare davvero. Molti dei loro coetanei firmarono pessimi contratti discografici con etichette che non erano riuscite a destreggiarsi nella rivoluzione online.

Nel 2010, con la prevalenza dei download digitali e la chiusura dei locali musicali di piccole e medie dimensioni, linfa vitale di tanti musicisti, l’idea stessa di “scena” musicale sembrava antiquata. Le canzoni di My Lady Jane sono rimaste in forma parziale, sparse per la città in vari studi e dischi rigidi.
Dieci anni dopo, dopo un periodo di ri-registrazioni, remix e rimasterizzazione, finalmente ci sono riusciti
ha prodotto un album di debutto – Generation X.
Queste canzoni documentano un periodo di transizione nella storia della musica londinese. Raccontano una storia di sogni rock and roll nella grande città. Questo è il suono dell’outsider, del provinciale urbano, dell’artista di talento che si perde nel rumore ma alla fine trova un’altra strada.
Questa è la storia di My Lady Jane.

“The Big Picture”, la traccia proposta, offre un sound Alternative Rock intenso e coinvolgente , ben esaltato da innesti più marcati che danno dinamica a tutto il percorso. Il sound generale, risulta energico , avvincente, con un amalgama ridondante e corposa per mezzo di suoni che ne esaltano ed impreziosiscono la struttura. Un lavoro ben fatto per lasciare un buon segno con l’intento a nostro avviso riuscito di rendere il brano nell’insieme dinamico e squillante.

I My Lady Jane con questa proposta, si dimostrano preparati a creare strutture dinamiche lasciando senza dubbio un’ottima impronta. Una voce decisa dona ulteriore volume e profondità all’ascolto, generando infatti una buona fluidità che risulta essere così coinvolgente e per nulla stancante. Un brano che trascina l’ascoltatore in una dimensione dal notevole impatto sonoro e che sprigiona ottime vibrazioni.

7.0/10

Tracklist:

  1. “The Big Picture”
https://open.spotify.com/intl-it/track/55IZMrtFTdjE0ZWWVoS9M7?si=08b9b94744144908

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