26 Marzo 2025

Lucio manca si avvale di altri musicisti pazzeschi per realizzare il quarto lavoro della sua carriera, e alla fine abbiamo un quartetto vero e proprio che incendia gli animi con un progressive metal strumentale ad alto tasso adrenalinico. Potremmo paragonare questo disco ad uno dei tanti capitoli del film “Fast & Furious”, e non scherziamo! Il prg è solo una parte dell’album, ma importante, perchè questi musicisti amano un po’ complicarsi la vita con intelaiature per nulla semplici, m alla fine in ogni brano non si perde mai il fulcro del tema portante.

E’ così che episodi come “Moka” o “Onironauta” riescono ad appassionare. Ci sono delle parti in cui la band riesce a dipingere paesaggi illuminati da un sole splendente. Difficilmente questa band assume toni cupi o troppo riflessivi, anche se non mancano in alcuni frangenti della title track, ad esempio, uno dei pezzi più intricati della tracklist e che quindi, proprio per questo, necessitava di una impalcatura varia e cangiante.

La band fa davvero ciò che vuole e Lucio Manca, nonostante un livello degli altri musicisti pazzesco, riesce comunque ad imporsi col suo basso pulsante e talvolta piacevolmente distorto. Inutile negare che non si sentano artisti quali Billy Sheehan, Dream Theater, Liquid Tension Experiment e anche i passaggi e la fantasia di un certo Steve DiGiorgio. Tutti elementi presenti in questo album e che davvero lasciano di stucco. Un ep davvero entusiasmante, questo “Camaleontico”, una dimostrazione di tecnica sopraffina abbinata ad una capacità compositiva forse ancora maggiore.

Un gioiello che forse meritava di durare di più. Il formato ep è forse più in voga oggigiorno, ma visto che siamo al cospetto di grandissima musica, un paio di brani in più non avrebbero certo rovinato la festa, anzi…Senza indugi, lavoro imperdibile.

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