2 Dicembre 2024

“Cuore di cane” è il  nuovo album de LE JARDIN DES BRUITS in uscita per URTOVOX RECORDS il prossimo 20 ottobre 2023 e che dà seguito all’esordio ”Assoluzione” pubblicato da Goodfellas nel 2017. ”Cuore di Cane” è stato anticipato dal singolo/video ”E così sia” pubblicato lo scorso 4 Aprile e disponibile su tutte le piattaforme streaming e youtube.

Il titolo dell’album è un chiaro riferimento alla famosa opera letteraria di Michail Bulgakov. Un breve romanzo fantascientifico-satirico che narra la storia della trasformazione
chirurgica di un cane in un uomo con il chiaro intento di parodiare con una favola morale il regime sovietico del tempo che sperimentava il suo proposito di forgiare la società ex
novo.

SGW: Salve ragazzi! “Cuore di Cane” è il vostro secondo album dopo l’uscita nel 2017 di “Assoluzione”. Presentatevi ai nostri lettori!
LJDB:
Siamo una band di rock alternativo, ma anche un ensemble di musicisti attivi in tanti altri progetti.
Il suono della band è infatti caratterizzato proprio dal modo di suonare dei singoli componenti che hanno messo al servizio di questo disco le loro capacità e le loro conoscenze musicali.
Nelle canzoni de Le Jardin des Bruits si ritrovano i bassi melodici e bitonali di Tony Vivona che hanno fatto di Alan+ un tratto distintivo, i “colori” della voce di Simone Tilli che tanto hanno narrato nel percorso dei Deadburger, il drumming ostinato di Silvio Brambilla, (già con Deadburger ed Ossi), la ricerca sonora della chitarra di Alessandro Casini con i suoi Vibroplettri capace di tessere le trame sonore che ritroviamo in Alan+ e in Deadburger e poi, David John Noto (attuale metro di OSSI), che si è aggiunto alla band a percorso iniziato dando il suo supporto sonoro ritmico e armonico oramai inscindibile.

SGW: Qual’è stato il vostro percorso di crescita musicale dagli inizi fino ad oggi?
TONY VIVONA:
Oggi, abbiamo sicuramente raggiunto una maturità e una identità che con il primo disco non c’erano. Intanto ASSOLUZIONE è stato realizzato in duo da me e Simone che siamo i fondatori del progetto, poi, lungo il percorso, si sono aggiunti gli altri ragazzi con i quali abbiamo realizzato questo ultimo disco, CUORE DI CANE, che presenta situazioni sonore più complesse e contenuti decisamente più completi.

SIMONE TILLI: personalmente non mi accontento mai di quello che ho appreso nella musica e anche in altri settori quindi sono sempre pronto a crescere. Detto questo, in questo disco volevo qualcosa di più rock, non solo ballad, e lavorando tutti insieme, credo, abbiamo raggiunto l’obbiettivo.

SGW: “Cuore di cane” ci riporta all’opera letteraria di Michail Bulgakov. Parlateci di questo nuovo lavoro a partire, se volete, dalle tematiche dei testi.
TONY VIVONA:
Il titolo che abbiamo scelto per questo disco, cita il romanzo del famoso scrittore russo. il libro racconta di un bizzarro esperimento scientifico, che innesta su un cane randagio moscovita l’ipofisi di un uomo. L’intenzione di Bulgakov era quella di condannare, in modo satirico, il governo Russo dell’epoca e soprattutto l’avvento del bolscevismo. Anche per noi questo è un disco di denuncia nei confronti di una società, quella in cui viviamo, che ci costringe in meccanismi distorti e distruttivi. Anche i rapporti fra le persone sono alla fine contaminati da queste storture. Non sono però mai accuse dirette, quelle che noi pronunciamo nei testi, perché ci sembra ipocrita condannare un sistema del quale in fondo anche noi siamo parte. Ma la musica ci permette di esprimere la nostra opinione, e di dire, che molte delle dinamiche che guidano la nostra quotidianità non ci piacciono e sono soprattutto dannose.

SGW: Siete soddisfatti del risultato finale dell’album, oppure, con il sennò del poi, avreste voluto cambiare qualcosa?
SIMONE TILLI:
Con il senno di poi sicuramente avrei azzardato di più nel mix, i suoni più duri, batterie più dure, forse qualcosa che strizza l’occhio alla musica elettronica, qualche distorsore in più in generale tutto più strong!

TONY VIONA: Quando finisci un disco, specie se ci metti molto tempo come capita regolarmente a noi, hai una visione del mondo, della vita in generale, diversa da quella che avevi quando avevi iniziato a scrivere quelle canzoni. Quindi anche il tuo modo di percepire la musica ha subito delle variazioni, i tuoi ascolti hanno subito nuove influenze. Questo per dire che pensi sempre che avresti potuto fare meglio qualcosa o magari non sei più convinto al 100% di alcune scelte fatte, ma ciononostante siamo consapevoli di aver prodotto, un disco importante. Molti brani sono stati suonati dal vivo in studio e nonostante alcune imprecisioni abbiamo preferito usare le prime versioni molto spesso suonate con l’intenzione giusta. Molta cura è stata data alla ricerca dei suoni, per non banalizzare una scrittura sicuramente ricercata, calcolando che comunque stiamo parlando di pezzi rock. Alla fine abbiamo, credo, realizzato un ottimo lavoro.

SGW: Quali difficoltà può incontrare oggi una band come la vostra non allineata ai vari trend musicali dettati dal mainstream e dal mercato? Come è possibile arginare queste difficoltà?
SIMONE TILLI:
Qui ci sarebbe da dirne di ogni! Difficoltà vuol dire non avere un manager, una figura che si sbatte a proporre il tuo lavoro. Si fa molta fatica con questo genere di musica a farsi accettare nei live club e suonare. Forse il mio discorso sembra banale, ma servirebbero menti aperte per trattare la musica indipendente originale italiana e non proporre solo rap Trap e cover band. Esiste un mondo dove il pubblico ascolta anche i progetti (degni di essere chiamati tali) non conosciuti al grande pubblico.Vanno però proposti in modo corretto, in luoghi adeguati e promossi investendo anche pochi soldi ma energia e volontà. Certo le nuove generazioni ascoltano altro ma si potrebbe arrivare ad “educare “ l’ascolto facendo girare musica DIVERSA.

SGW: Progetti futuri? Nuove collaborazioni? Avete in cantiere un tour per presentare live il nuovo album?
TONY VIVONA:
Come avrai capito, siamo molto attivi, tutti, anche in altri progetti. Io e Alessandro stiamo lavorando ad un disco di brani strumentali di ALAN+ dal titolo SALIGIA ispirato ai 7 vizi capitali. Il disco sarà accompagnato da un libro di 7 racconti curato dal collettivo letterario I NOTTAMBULI. Anche gli altri membri della band hanno lavori in corso per il prossimo album del progetto OSSI.

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