Giovanni Aloi , rappresenta una rara e per certi versi innovativa realtà musicale. Coraggiosa perché il suo nuovo album “Moths”, è un mix di tutte le arti esistenti (dalla letteratura alla pittura) portando questo lavoro su diversi livelli sempre di pregevole fattura ed espressività, aspetto quest’ultimo che rappresenta la raffinatezza dell’artista.
A questo, bisogna aggiungere che i dieci brani hanno una pulizia sobria dei suoni, con ogni strumento collocato con estrema cura e rispetto delle sue frequenze udibili; ecco che “Moths” diventa una piccola gemma del circuito classico. Il genere proposto dall’artista è ricco di spunti melodici, come poi dovrebbe essere consequenziale in queste sonorità, e attraversato da una ponderata carica d’energia, si ascolti per esempio “Amata phegea”. L’atmosfera leggera e fortemente melodica si apprezza già dalla traccia iniziale “Pterophorus pentadactyla”, un brano scuro e triste, quasi malinconico, ma comunque bello e coinvolgente.

“Moths” è un album semplice ma di qualità, oserei scrivere di nicchia perchè solo gli amanti del genere possono apprezzare cotanta bellezza e dimestichezza nel proporre raffinate sonorità. A modo suo Giovanni Aloi in queste tracce, porta emozionalità, malinconia, e molta linearità, in un modo spigliato di suonare che alla lunga sa essere trascinante e appagante!
Tracklist:
- Pterophorus pentadactyla
- Thaumetopoea processionea
- Leuconycta diphteroides
- Hyalopora cecropia
- Arctia caja
- Ascalapha odorata
- Camptogramma bilineata
- Daphnis nerii
- Amata phegea
- Lymantria dispar