
Esce su tutte le piattaforme digitali – Na Na Na (Ponderosa Music Records), terzo singolo che fa da apripista all’uscita del disco d’esordio S/T de L’Antidote. Un nuovo progetto dal sapore mediorientale che vede Redi Hasa al violoncello, Bijan Chemirani alle percussioni e Rami Khalifé al pianoforte.
L’album sarà disponibile in fisico e in digitale dal 19 settembre e in pre-order dall’11 aprile.
L’Antidote è stato anticipato da Pomegranate (28 febbraio), brano che ha permesso al trio di porre le fondamenta per un messaggio di armonia e unione tra culture diverse, e da The Orchard e Rosée che hanno portato avanti l’intento di familiarizzare il proprio pubblico alle tematiche che chiave del disco, ponendosi come un viaggio nel suo ricco panorama musicale.
Minimalista e uptempo, Na Na Na è un brao sorprendente che fonde energia e raffinatezza. Un tema orientale avvolgente si intreccia con tessiture strumentali sofisticate, creando un equilibrio perfetto tra tensione e dinamismo. Gli accenti ritmici e le sfumature sonore dissolvono l’urgenza sottesa, trasformando il pezzo in un viaggio sonoro imprevedibile e coinvolgente.
L’Antidote è un incontro tra sonorità, mondi e culture geograficamente distanti tra loro si traduce in una sinergia musicalmente inedita. Un viaggio sensoriale che assapora il fascino impervio di città e paesaggi remoti, restituendo immagini, sapori e colori differenti nell’immaginario dell’ascoltatore. Nove tracce collegate da un fil rouge emozionale che sfocia in un’analisi meditativa che rispecchia l’animo di ognuno dei musicisti. Un conglomerato di sonorità ricercate, a tratti estatiche, per certi versi ipnotiche e leggermente cupe vengono esplorate sapientemente attraverso gli strumenti del trio.
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NOTA BIOGRAFICA:
Percussionista di origine iraniana, Bijan Chemirani ha imparato a suonare lo zarb con il padre Djamchid Chemirani e il fratello Keyvan. La sua carriera inizia molto presto, tra concerti e diverse registrazioni con musicisti del calibro di Ross Daly, Dariush Talai, Ballaké Sissoko, Jean Guihen Queyras, Sylvain Luc, Sting, Socrates Sinopoulos, Serge Teyssot Gai, Renaud Garcia Fons e motli altri. All’età di ventidue anni incide il suo primo album, “Gulistan, jardin des roses”, ad Atene e Marsiglia, con Ross Daly.
Libanese di origine, Rami Khalifé nasce tra i tumulti della guerra civile a Beirut. Sebbene sia noto soprattutto per la sua rivisitazione dei classici, è stato solista al fianco di alcune delle orchestre più prestigiose del mondo, tra cui la Globalis Orchestra, la Qatar Philharmonic Orchestra e la Liverpool Philharmonic Orchestra. Attraverso una musica tanto eclettica quanto audace, Rami si è affermato come uno dei giovani compositori più influenti del XXI secolo. La sua carriera lo ha visto anche produrre colonne sonore per film e documentari. Il Daily Star lo ha definito come “un musicista di estremo calibro e di pura espressione… una gradita deviazione sperimentale dalla norma odierna e nel mondo relativamente conformista della composizione classica”.
Nato in una famiglia di artisti, il violoncellista e compositore albanese Redi Hasa ha iniziato a studiare il violoncello all’età di sette anni. Il suo primo album solista, The Stolen Cello, lo ha visto confrontarsi faccia a faccia con questo strumento, instaurando con esso un rapporto molto profondo che emerge in ogni traccia del disco. Il suo secondo lavoro in studio, My Nirvana, è un album che analizza un percorso di scoperta e analisi verso il “cuore grunge” del suo modo di fare musica, rendendo omaggio a una band al quale è motlo legato. Nella sua carriera ha collaborato con Kocani Orkestar, Boban Markovic, Bobby McFerrin, Paolo Fresu e dal 2012 è membro della band di Ludovico Einaudi.