
Tre minuti circa di sano rock con liriche in italiano, un viaggio di passione e impegno che lascia senz’altro trasparire una capacità di scrittura interessante, ma soprattutto accessibile ai seguaci ancora esistenti della suddetta corrente musicale.
La semplicità a regnare come indiscussa sovrana, intrigante e cingente dentro una particolare spirale fatta di sapori intensi e malinconici. “Disordine”, questo il nuovo lavoro dei Deschema, arriva quasi in timidezza ma colpisce con quella maniera genuina che lascia il segno.
Un brano che più gira e più piace. Piacciono senz’altro i suoni, piace (e non poco) quella voce carica di “pathos rock”, che presenta una componente versatile a tal punto da generare anche vibrazioni più pulite, il tiro ci viene insomma scagliato contro con ragguardevole naturalezza, tanto che ci troveremo inconsciamente a richiedere nuovi minuti arrivati alla conclusione.
Non si può dire molto altro al momento e non possiamo far altro che portarvi alla ricerca di questo “Disordine”, perché in fondo si spera ci sia sempre spazio per le piccole realtà e relative piccole e preziose perle.