
“La mia ispirazione musicale spazia dai grandi cantautori italiani come Gaber e De André, ai Beatles, dai classici anni ’70 al rock ed heavy-metal anni ’90. Le mie canzoni prendono a piene mani dal mio vissuto che rielaboro in melodie articolate ma orecchiabili in cui il testo ha l’arduo compito di indagare situazioni ed emozioni quotidiane in maniera tanto profonda quanto semplice e ironica.”
SGW: Ciao Clo.ser, presentati ai nostri lettori!
Claudio: Cari lettori di Soundsgoodwebzine, sono Claudio Callegaro, in arte Clo.ser, un cantautore veneziano.
SGW: Qual’è stato il tuo percorso di crescita musicale fino ad oggi ?
Claudio: Dunque… Canto le mie canzoni accompagnandomi con la chitarra fin da quando ero adolescente.
Ho studiato tecnica vocale in una scuola mestrina, per circa due anni, e ho imparato a suonare la chitarra da autodidatta, anche se, nel tempo, ho preso qualche lezione per aggiustare la mia impostazione.
Poi ho suonato per molti anni cover di artisti famosi, esibendomi in vari locali, contest, sagre, festival, e lasciando che il fatidico cassetto continuasse a riempirsi di canzoni e di un sacco di idee musicali.
Dopo un tentativo, nel 2009, di creare un trio con un repertorio fatto di un mix tra inediti a pezzi noti, ‘soltanto’ undici anni più tardi, un po’ per gioco, ho rimesso mano alla mia ispirazione cantautorale.
A metà del 2021 è uscito il mio primo album, ‘Cervello in fuga’: undici tracce inedite, le chitarre registrate a casa e le voci in studio, una ripassatina ai suoni da parte di mani capaci.
Dopodiché ho proposto live le mie canzoni in alcuni locali della mia provincia, riscuotendo un insperato supporto, che mi ha consentito di proseguire l’avventura.
Mi piace scrivere in italiano, ma non disdegno esprimermi in veneziano, tanto che mi sono esibito con tre canzoni dialettali nell’ambito di un festival a tema che si tiene in prestigiosi teatri, quali il Malibran di Venezia e il Toniolo di Mestre.
A Settembre 2022 ho partecipato a Sanremo New Talent Summer Edition, vincendo il premio cantautore con la canzone ‘Cervello in fuga’.
Avendoci preso gusto, with a little help from my friends Luca Castellaro, Daniele Diliberto e Claudio Stella, ho inciso il mio secondo lavoro, l’Ep Eroi Fragili.
SGW: “Eroi Fragili” è il tuo secondo album , parlaci un pò di questo nuovo lavoro !
Claudio: ‘Eroi fragili’ nasce come album prettamente acustico ma si evolve in qualcosa di diverso, più completo e articolato, che si muove a cavallo tra il cantautorato e il pop-rock, con influenze blues, West Coast e perfino grunge. E’ fatto di brani orecchiabili, che parlano in maniera semplice di temi complessi. L’ep si ascolta tutto d’un fiato, è una sorta di volo in assenza di gravità, che si esplicita nella ricerca di una nuova normalità, pur se sofferta, incerta e sospesa proprio come questi ultimi, difficili, anni.
SGW: Quali sono le tematiche dei testi?
Claudio: Ci sono diversi temi. La title track racconta di un personaggio un po’ orso e indolente, nel quale ci si può facilmente riconoscere, ‘Questuanti’ parla del casino dello stare in coppia, ‘Havana senza la cola’ è una seduzione etilica con lieto fine, ‘As you are’ una descrizione del politico incapace, e infine ‘Diari dalla quarantena’ un’ironica e solo in apparenza leggera storia di ordinario lock-down.
SGW: Sei soddisfatto? Oppure avresti voluto cambiare qualcosa ?
Claudio: Sono abbastanza soddisfatto. Devo dire che alla fine, tra ripensamenti, registrazioni e piccole modifiche non ne potevo più. Il lavoro in studio non è una passeggiata.
SGW: L’ultima parola a te !
Claudio: Eroi fragili è un album sincero, intenso e secondo me gustoso, realizzato con cura e impegno, e autoprodotto. Sapete poi che, se vi piace la mia musica, potete continuare a seguirmi qui:
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Vi ringrazio per la vostra attenzione e vi saluto!