Quando tre decenni abbondanti di palchi, sale prove e studi di registrazione, non sono bastati a placare la fame di rock, c’è solo una cosa da fare.
Formare una nuova band !!!
Ed è esattamente per soddisfare questo bisogno, che nel settembre del 2017 nascono i Blue Drama, ad opera di Mario Assennato, Andrea Bartolini e Massimo D’Amico.
Amici ancor prima che compagni di avventura in svariate formazioni, i tre creano la loro nuova creatura sul classico modello del power trio di pura estrazione rock 70/80, ma con la peculiarità del cantato in Italiano.
Molto del background musicale dei tre è presente in questo progetto, così come tanto della loro esperienza maturata in vari progetti originali rock/hard/heavy fra i quali possiamo citare Eclipse, Machine Messiah, Sabotage, Death SS, Devil’s Mojito, Mantra, Blue Gardenia e
tribute band come: Killer Queen, Brain Shake, Electric Funeral, Nightcomers, Kiss Covers, Pinball Wizads, Crue, 747, Suzy Q, gruppi che hanno girato o girano l’Italia in lungo e in largo, un bagaglio musicale di tutto rispetto.
SGW: Ciao ragazzi, presentatevi ai nostri lettori !
Andrea Bartolini: Dunque io sono Andrea Bartolini, basso e voce insieme a Mario Assennato, chitarra e voce, abbiamo fondato la band nel settembre 2017 a Firenze, con Massimo D’amico alla batteria, che ha poi lasciato la band nel dicembre 2021, abbiamo formato questo power trio, che era la nostra idea fin dall’inizio, il nuovo batterista, sempre di Firenze è Marco Casalini. Io e Mario suoniamo insieme dal 1984 e abbiamo condiviso molti progetti di musica originale, con questa nuova band abbiamo voluto riprendere un discorso interrotto anni addietro, nel voler riproporre un repertorio di rock cantato in italiano.
SGW: Qual’è stato il vostro percorso di crescita musicale fino ad oggi ?
Andrea Bartolini: Come detto, si è trattato di un percorso vecchio di 40 anni, un percorso ancora aperto perché l’arricchimento e la crescita musicale non termina mai e di sicuro non finisce per eventuale mancanza di risultati o decorrenza dei termini anagrafici previsti . Un percorso che abbiamo fatto sia insieme che separatamente, sia suonando musica nostra che di altri, ognuno traendo il massimo dalle nostre esperienze.
SGW: “La Giostra” è il vostro nuovo album , parlateci un pò di questo lavoro !
Andrea Bartolini: “La Giostra” è il nostro primo album, 10 canzoni, 11 contando una breve intro strumentale, che abbiamo selezionato fra tutte quelle registrate l’anno scorso, durante il lock down a compimento di un lavoro di scrittura e produzione che ci ha preso molto tempo ma che non abbiamo mai cercato di velocizzare, rinunciando ai tempi che per noi erano necessari. Un disco che abbiamo voluto il più sincero ed onesto possibile, senza aver deciso niente a tavolino ma scrivendo e suonando quello che è scaturito da ognuno di noi, senza preconcetti o limiti stilistici.
SGW: Quali sono le tematiche dei testi?
Andrea Bartolini: Le tematiche sono varie, non si tratta di un concept album, ognuno ha scritto della propria vita, delle proprie emozioni e passioni talvolta scrivendo in prima persona altre volte ispirandosi a figure esterne o a ricordi ed esperienze vissute. Parliamo della vita in generale, della musica, la nostra più grande passione, di amici che non ci sono più, del senso di fratellanza che spesso accomuna i membri di una band, delle nostre debolezze e difetti, ma anche del nostro cuore e della nostra determinazione.
SGW: Siete soddisfatti? Oppure avreste voluto cambiare qualcosa ?
Andrea Bartolini: Si siamo soddisfatti e ci piace riascoltare il risultato del nostro lavoro, ovviamente mentirei se dicessi che io o anche gli non vorrebbero rifare, aggiungere o togliere qualcosa ma è normale che accada, è il bello della musica e del numero infinito di sfumature che gli si possono dare
SGW: L’ultima parola a voi !
Andrea Bartolini: Siamo tremendamente carichi per questa nuova avventura che abbiamo intrapreso in non più giovane età. Proprio il fatto che non ci siamo tirati indietro e ci siamo rimessi in gioco ci dona enorme consapevolezza e fiducia nei nostri mezzi. Ovviamente il risultato può anche essere un buco nell’acqua, fa parte del gioco, ma essere già arrivati a comporre, registrare e pubblicare un album è per noi già una vittoria.
L’unica cosa a cui stiamo pensando in questo momento è alla dimensione live, stiamo cominciando ora a presentare “La Giostra” dal vivo e contiamo di farlo il più possibile, benché non sia affatto facile. Più avanti penseremo a proporre qualcosa di nuovo, abbiamo qualche pezzo da parte e discuteremo con Ghost Label Record, la pubblicazione magari di un singolo o due, per adesso lavoriamo per intensificare la nostra attività live.