I Bangout approdano al secondo album con l’attiva Time To Kill Records. Questo “Paradise ’99” è un disco di potente e moderno hard rock, suonato con perizia e che vanta una produzione all’avanguardia, e che riesce a far esplodere ogni strumento dalle casse di qualsiasi stereo. Dopo ben sei anni di distanza dal loro album di esordio, intitolato Rotten Roll” questa band riesce a tornare più forte che mai, grazie al giusto equilibrio che riesce a trovare tra hard rock, spunti elettronici e accenni di nu-metal.
Tutto ciò conferisce al prodotto un sapore in bilico tra il dolce e l’amaro, con accenni al gothic metal, e questo aspetto è ben sostenuto dalla parte elettronica che fa molto in sede di arrangiamento. La cosa che mi ha colpito, oltre tutto il resto, è il cantante Nash, capace di interpretare benissimo ogni aspetto del sound di questa band. Ha poi una propensione verso chorus memorizzabili facilmente e questo valorizza delle potenziali hit, come ad esempio la bellissima e ballabile “One Reason (Better Than Nothing)”. Per certi aspetti mi ha ricordato la voce di John Bush (ex-Anthrax), ma anche altri grandi cantanti della scena rock metal internazionale.
Ovviamente un prodotto riuscito come questo ha però bisogno di musicisti con le palle, ed è questo che sono i Bangout. Impossibile rimanere fermi di fronte a pezzi come “Animal” o la pesantissima, dannatamente heavy e orecchiabile “The Cage Inside”. Chitarroni pesanti, batteria “pestona”, belle tastiere e tanta melodia, ma di quella buona! Insomma, un album davvero bellissimo, pieno di tracce memorabili, suonato e prodotto alla stragrande. Ultima nota: i Bangout hanno realizzato questo album usufruendo di tre studi: Forward Studios a Roma, Lair Of Music Studio a Guidonia e Adam’s Records Studio a Tivoli. Un acquisto obbligato per tutti gli amanti del rock/metal più potente e moderno. Applausi.