22 Gennaio 2025

Al limitare della foresta – i fiori di sogno squillano, esplodono, rischiarano, – la fanciulla dal labbro d’arancia, con le ginocchia incrociate nel chiaro diluvio che sgorga dai prati, nudità che ombreggiano, traversano e vestono gli arcobaleni, la flora, il mare”.

É in questi brevi versi estratti dalla raccolta di poesie di Arthur Rimbaud “Illuminations” (enfance) che possiamo scovare l’essenza di “Pellegrino”, il terzo album in studio dei Manuel Pistacchio, particolarissimo trio composto da Diego Pasini, Lorenzo Camera e Francesco Giampaoli, attivo dal 2018 e proveniente dalla sempre affascinante riviera romagnola.

La caratteristica dei Manuel Pistacchio è l’originale fusione tra il cantautorato di casa nostra e le sonorità sperimentali di ispirazione estera, il tutto impreziosito da arrangiamenti molto personali e da testi che si sviluppano rigorosamente in italiano.

L’album è stato arrangiato dai tre presso il meraviglioso studio di Francesco Giampaoli che si è occupato della produzione del disco. L’estetica sonora ruota intorno all’idea di portare fuori il carattere di ognuno dei tre elementi in maniera equilibrata e delicata, la creazione di un’anima pellegrina formata dall’essenza dei musicisti, ognuno con la propria idea e visione musicale. In questo processo si è prestata particolare cura all’originalità dei suoni e degli arrangiamenti caratterizzando così il tipico sound dei Manuel Pistacchio.

Lo Studio di Francesco è stato fondamentale in quanto si ha la possibilità di sperimentare vivendo e interloquendo con ogni singolo, singolare, strumento. Anche il rapporto con l’oggetto sonoro non è trascurabile. Abbandonando drasticamente l’uso di plug-in in “Pellegrino” è come se si percepisse l’alchimia tra musicista e strumento. Quest’ultimo infatti diventa l’oggetto magico, il ponte tra l’intuizione e la scrittura attraverso la quale si porta sulla terra qualcosa che viene dall’alto (Manuel Pistacchio).

E sullo splendido artwork del disco?

L’immagine di copertina dell’album rappresenta una ragazza che cammina su un verde prato verso un albero in cima alla collina. La foto, scattata dallo stesso Francesco Giampaoli circa 30 anni fa con una macchina analogica “usa e getta”, è stata riportata alla luce quasi involontariamente in una cena tra amici mentre si parlava dell’album. A tutti è parso come sei lei stessa volesse uscire dopo anni dai ricordi materiali di Francesco e comunicare con noi. È un’immagine molto potente che, non a caso, coincide con i versi rivoluzionari di Rimbaud. Per noi la fanciulla rappresenta la nostra essenza, l’anima di Manuel Pistacchio, che si fa pellegrina, devota, veggente, caricata dalla propulsione creativa. Un’energia che non proviene da questo mondo bensì dall’ignoto, dall’assoluto, da una diga infinita di forza che siamo portati a chiamare universo o Dio.

Il nuovo album dei Manuel Pistacchio esce ufficialmente il 28 Febbraio 2025 per la label di culto Brutture Moderne con distribuzione Believe Italia, in streaming, digital download e compact disc.

Pellegrino è chi che cammina per vivere con meraviglia le incredibili trasformazioni del paesaggio verso una meta legata a qualcosa di sacro, la musica.

Lasciatevi incuriosire dal cantautorato magico del trio romagnolo, e buon ascolto!

TRACKLIST

1. PELLEGRINO

2. SOLO SETE

3. SOLO PER AMORE

4. ONDA DOPO ONDA

5. PAROLE

6. FILI INVISIBILI

7. FUOCHI D’ARTIFICIO

8. AMORE FURIBONDO

9. MA IO CORRO

LINE-UP:

DIEGO PASINI: voce, chitarre, synth.

LORENZO CAMERA: chitarra,batteria, percussioni, synth.

FRANCESCO GIAMPAOLI: basso, batteria, percussioni, synth, cori.

BIOGRAFIA BAND

Manuel Pistacchio è il nome del trio formato da: Diego Pasini – testi – voce – chitarra Lorenzo Camera – synth – chitarra – percussioni – arrangiamenti (Ponzio Pilates, Mondoriviera) Francesco Giampaoli – basso- synth- percussioni – arrangiamenti (Sacri Cuori, Classica Orchestra Afrobeat, Hugo Race Fatalists). Camera e Giampaoli si sono occupati della produzione dei primi due dischi, “Di primo Mattino” uscito nel 2019 e “Scordato Cuore” uscito nel 2021 entrambi per l’etichetta Brutture Moderne. In Scordato Cuore (album del 2021) é presente anche Arianna Pasini nelle parti di chitarra, tastiera e cori. Il gruppo unisce il cantautorato a sonorità sperimentali con arrangiamenti molto personali che caratterizzano lo stile dei Manuel Pistacchio. Il progetto nasce nel 2018 dall’incontro di Diego e Lorenzo in un pub del loro paese di origine, Bellaria Igea Marina (Rimini). Quella sera parlando delle proprie esperienze e confrontando le rispettive visioni musicali si trovano d’accordo sull’idea che la musica, in questo momento storico, dovrebbe tendere a creare un immaginario di incertezza lasciando perdere l’ossessione di proporre melodie e suoni considerati “belli”. Questa è la prima genesi di Manuel Pistacchio. “Quando la realtà è una giostra sulla quale non tutti i passeggeri viaggiano comodi – dicono i musicisti – nascono personaggi dall’identità sconosciuta e frutto dell’esigenza quotidiana come Manuel Pistacchio”. L’estetica della band è sempre stata focalizzata sulla ricerca sonora di contenuti che evocassero determinate sensazioni di instabilità e incertezza. I Manuel Pistacchio hanno goduto di piacevoli conferme da parte della critica. Doppiamente disco del mese su Blow up, numerose recensioni positive e interviste in testate nazionali come Manifesto, Rumore, Rockit (Simonini nel 2021 li pone come i gruppi emergenti più interessanti del panorama italiano). Nel 2021 suonano al Germi di Milano pochi giorni prima che la pandemia fermasse tutto compreso il loro tour di “Scordato Cuore”. Il 2022 e il 2023 sono anni di transizione e trasformazione, il gruppo torna a essere un trio, Diego, Francesco e Lorenzo continuano a vedersi e a scrivere. Nasce così “Pellegrino”, il loro terzo album, arrangiato, registrato e mixato nello studio di Francesco Giampaoli che ne cura anche la produzione. Le intenzioni cambiano ma non l’esigenza creativa di manifestare un pensiero artistico personale e caratteristico. L’unione dei tre elementi crea un corpo, un’anima, uno spirito unico in cui ognuno ha lo spazio di esprimersi e portare la sua storia e il suo pensiero. La produzione è volutamente più asciutta per far emergere i caratteri creativi di ognuno. Questa é la genesi di “Pellegrino”.

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