FINFERLAND è il nuovo album di ALFONSO CHENG, “bedroom music maker” campano classe 1990. Un crogiolo postmoderno di citazioni musicali e culturali che arrivano dagli anni 90, ma non sono mai uguali alla sorgente. “O’nfinfero” in dialetto napoletano è il parolaio: un millantatore, un bellimbusto. Ed è da un mondo fatto di persone “normalone” che Alfonso fugge, e isolandosi nella sua cameretta, si sfoga registrando. Alfonso processa i ricordi senza voler essere loro fedele, creando una versione alternativa del passato, deformandola con i suoi macchinari e dando vita a una giungla noise fatta di chitarre distorte, in una dimensione surreale dove la synthwave incontra il lo-fi con una spruzzata di elettronica e post punk. Noi lo abbiamo intervistato per saperne di più.
SGW: Ciao Alfonso benvenuto, raccontati ai nostri lettori per chi ancora non ti conosce!
Alfonso Cheng: Bell’ uagliù! Sono Alfonso, sagittario, classe 90. Suono il basso da quando avevo 16 anni. Mi occupo delle mie produzioni in casa dal 2020, ho suonato in svariati gruppi e adesso lo faccio per conto mio. Ho pubblicato due dischi in questi quattro anni, ho suonato un pò in giro per l’Italia e voglio continuare a farlo ancora per un pò!
La mattina lavoro come grafico, ormai da nove anni, e la sera mi chiudo nella cameretta per fare tutte le produzioni musicali.
SGW: La tua musica racconta la tua terra, la Campania. In che modo questo legame con le tue radici influenza il tuo lavoro?
Alfonso Cheng: Il legame tra me e le mie radici è un po’ di amore e odio, ed è proprio questo contrasto che influenza il mio lavoro e la mia vita.
Quando scendi a fare le commissioni, quando hai rapporti con gente qualunque, quando stai nel traffico e ti prende male, quando vedo i pazzi in giro per la mia città, ogni cosa, ogni giorno, ogni attimo che sono qui, mi influenza.
Penso però che dopo questi due dischi mi prenderò una pausa da Nocera, e proverò a uscire dalla mia comfort zone!
Sto cercando nuovi orizzonti, nuovi mondi.
SGW: Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato durante la realizzazione di “FINFERLAND”?
Alfonso Cheng: La sfida più grande è stata aspettare due anni per pubblicarlo, poi scegliere tutti e 15 i brani da inserire nel mixtape insieme a Massimiliano di Manita Dischi (la mia etichetta), le lunghe call per organizzare la tracklist e selezionare i singoli di volta in volta.
La sfida più importante per un’artista (penso in generale) è sempre quella di aspettare che i suoi brani vengano alla luce, quindi l’intervallo di tempo che va dalla creazione (il momento più bello) alla pubblicazione.
Questa è la fase più ardua, perché puoi aspettare anche un anno per far uscire un brano e magari quando lo pubblichi ti suona già “vecchio” e hai già in mente altre sonorità nuove. In un mondo più giusto gli artisti dovrebbero pubblicare da soli le proprie canzoni, quando e come vogliono loro, e senza Spotify, magari su Myspace.
Ma ormai la giustizia nell’arte e nella vita è un optional quindi ci dobbiamo accontentare fin quando non ci estingueremo.
SGW: Hai avuto un’infanzia ricca di influenze musicali degli Anni ’90. Come queste influenze si riflettono nel tuo lavoro attuale?
Alfonso Cheng: Tutte le mie influenze si riflettono in questo lavoro in maniera del tutto naturale, non c’è nessun tipo di programmazione o di brain storming prima di fare una canzone o un disco, faccio tutto quello che mi viene senza pensare a niente.
Essendo nato nel ’90, quel periodo mi ha segnato, ma ciò non significa che le mie influenze provengono solo di quel periodo!
Anzi, a me piace sempre scoprire musica nuova, mi piace osservare attorno a me cosa succede.
SGW: La traccia “Nocera by night” è una delle collaborazioni presenti nell’album. Puoi raccontarci qualcosa di più su questa canzone?
Alfonso Cheng: Rappresenta esattamente il concetto di cui vi parlavo nella seconda domanda.
Il contrasto del rapporto amore/odio, ad esempio una conversazione che ha ispirato questa canzone è: X: cosa facciamo stasera? Y: Nulla rimango a casa X: E dai, non fare la vecchia, usciamo a Nocera X: però ripensandoci, che palle uscire a Nocera.
SGW: Quali sono i tuoi progetti futuri e cosa possono aspettarsi i tuoi fan dopo l’uscita di “FINFERLAND”?
Alfonso Cheng: Sono alla ricerca del posto fisso, forse mi trasferirò fuori, chissà… Intanto sto scrivendo nuove canzoni, e alcune le sto già producendo, sarà tutto molto diverso.
E prima possibile spero di far uscire qualche nuovo singolo.
Ciaaaà