17 Giugno 2025
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4Grigio è un cantautore romano trapiantato a New York. La musica ha fatto da sempre parte della sua vita e l’ha accompagnata nel suo viaggio oltre oceano. Suona chitarra e tastiere; produce le sue canzoni nel suo home studio: il salotto di casa.
Tanti i palchi dove ha suonato, ma è nel 2024 che cambia qualcosa. 4Grigio quest’anno pubblica il suo primo singolo “Non torna più”, seguito da altri tre brani: “Occhi stanchi”, “La mia città”, “Sei”.
Il 31 maggio esce “Mondo”, il suo primo EP che racchiude tutti i brani usciti finora e tre inediti tra cui il singolo apri pista “Aiuta il mondo”. Il 23 agosto pubblica il suo nuovo singolo “Altrodove” e successivamente una nuova versione di “E guardo il cielo”. 4Grigio apre il 2025 con “All’anno che verrà”, seguito da “Quando non c’eri tu” in primavera.
La sua musica è una miscela originale di ballad e brani uptempo dove atmosfere elettroniche anni ’80 si fondono con l’indie pop anni ’90. Le sue canzoni sono un invito a un viaggio di introspezione, intrattenimento ed emozioni.

Com’è nata l’idea di scrivere “Quando non c’eri tu”?
Il testo è stato ispirato dalla storia di una coppia che ho conosciuto recentemente. Il protagonista è un ragazzo che viene da una realtà di vita complicata, che l’aveva portato a fare scelte autodistruttive; un costante rialzarsi per poi ricadere negli stessi problemi. L’incontro con la sua futura compagna l’ha gradualmente aiutato a uscire da quelle dinamiche. A partire da lì, è iniziato un percorso che l’ha portato a vivere con una maggiore consapevolezza di se stesso e delle sue scelte. La morale della canzone è che nessuno si salva da solo. Per questo il testo crea un contrasto tra quando lei non era nella sua vita, rispetto a quando poi ne ha fatto parte.

Hai scelto un sound synth-pop con tocchi acustici. Quanto conta per te l’equilibrio tra elettronico e suonato?
Nella fase nella quale mi trovo ora, la musica elettronica è molto importante. Mi piacciono in particolare i richiami ai sintetizzatori anni ’80, gli assoli di moog, i sequencer che complementano la parte ritmica, i pad che riempiono le frequenze medie. Mi piace però prestare attenzione a quello che succede nel pop mainstream, e in tempi recenti ho notato un incremento nell’uso di elementi suonati. Per questo ho voluto aggiungere un arpeggio di chitarra acustica, che aggiunge anche un tocco di mondo reale all’interno di una produzione squisitamente digitale.

Hai vissuto tra Roma e New York. Cosa ti ha lasciato ciascuna città, anche a livello musicale?
Credo che la mia musica contenga elementi musicali di entrambe le città. Le mie canzoni sono radicate nella tradizione melodica italiana, ma il fraseggio vocale e la produzione sono più legati a sonorità electropop americane. Penso che il risultato finale sia proprio figlio di questo melting pot culturale che si è andato via via sviluppando dentro la mia testa.

Hai cominciato a pubblicare musica nel 2024. Cosa ti ha spinto a fare finalmente questo passo?
Quando mi sono trasferito a New York, ho impiegato tutto il tempo che avevo a disposizione per renderla casa mia. Per questo motivo, non ho fatto musica per molto tempo. Un paio d’anni fa ho finalmente raggiunto una stabilità che mi ha permesso di potermi dedicare alla scrittura di brani. Ho comprato una tastiera, e ho cominciato a studiare la difficile arte della produzione.

Qual è stata la prima canzone che hai scritto e cosa ti ricordi di quel momento?
Credo sia stata “E guardo il cielo”, la quarta traccia dell’EP ‘Mondo’. Volevo un arrangiamento ricco di sintetizzatori e loop creati con i sequencer. Perfino l’assolo di chitarra è stato generato digitalmente. Ricordo che completarne la produzione è stata una grande emozione.

Il nome 4Grigio è molto originale. Quando hai deciso che sarebbe stato il tuo alias artistico?
È una combinazione del mio numero fortunato e del mio colore preferito. È il nick che usavo su Twitch, una piattaforma che frequento assiduamente, prima che iniziasse la mia avventura musicale. Mi sembrava che mi rappresentasse sotto vari punti di vista, per questo ho deciso di adottarlo anche in ambito artistico.

Ti piacerebbe collaborare con altri artisti italiani o internazionali?
Mi piace the Weeknd per il suo approccio synth al pop contemporaneo. Sarebbe bello scrivere una ballad insieme, e poi produrla e cantarla come piace a noi!

Come ti immagini il tuo progetto tra un anno?
Spero che tra un anno uscirà il mio secondo album. Ho già pubblicato tre inediti negli ultimi mesi, e sto lavorando a nuove canzoni che usciranno nelle prossime settimane.

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